ALTISSIME PRESTAZIONI E SOSTENIBILITÀ

Risparmio Energetico

PHPP

Pianifica, progetta, ottimizza

Passivhaus, o Passive house, o casa passiva, in questo sito troverete questi tre termini per indicare il concetto di costruzione dove l’obiettivo da raggiungere è un edificio ad altissime prestazioni energetiche e con elevatissimo comfort abitativo.
Qualsiasi progetto di Casa Passiva deve essere pianificato sulla base di un bilancio energetico. Lo strumento ottimale è il pacchetto di pianificazione della casa passiva PHPP (Passive House Planning Package).
Il PHPP supporta tutti i dettagli che devono essere considerati nella progettazione di una casa passiva: isolamento, tenuta all’aria, progettazione senza ponti termici, finestre, ventilazione, carichi termici, riscaldamento, comfort estivo, ecc.

Le scelte tecniche nella progettazione devono rispettare i seguenti standard costruttivi:

1. Fabbisogno termico annuo per riscaldamento ≤15 kWh/m2a
Carico temico ≤10 w/m2

2. Fabbisogno frigorifero e di deumidificazione annuo per raffrescamento ≤15 kWh/m2a
Carico temico ≤10 w/m2
Frequenza di superamento del benessere igrometrico (> 12 g/kg) < 10%

3. Tenuta all’aria (Risultato test Blower-Door n50) ≤ 0,6 h-1

4. Fabbisogno di Energia primaria non rinnovabile (EP) ≤120 kWh/m2a

Classificazione degli edifici

Ci sono tre diverse classi di certificazione legati all’energia primaria rinnovabile:

  • Classic: Il fabbisogno è ≤ 60 kWh/(m²a)
  • Plus: Il fabbisogno è ≤ 45 kWh/(m²a)
  • Premium (la più performante): ≤ 30 kWh/(m²a)

In una Passivhaus l’involucro edilizio è talmente performante che le dispersioni termiche sono ridotte al punto tale che non occorrono impianti tradizionali per riscaldare o raffrescare l’ambiente.
Gli apporti di riscaldamento passivo (quindi gratuito) derivano da:

  • Irraggiamento solare attraverso le vetrate;
  • Calore degli abitanti;
  • Calore degli elettrodomestici

10 candele per riscaldare una stanza

Per darvi un’idea di quanto basso sia il consumo di una Passivhaus, vi facciamo questo esempio:
10 candele o anche il calore corporeo di 4 persone potrebbero mantenere calda una stanza passiva di 20 m² anche in pieno inverno in climi estremamente freddi. In realtà, ovviamente, le Case Passive non sono riscaldate con candele ma utilizzano sistemi di riscaldamento efficienti e sfruttano la ventilazione meccanica controllata con scambiatore di calore comunque necessaria per garantire un’elevata qualità dell’aria interna.

I 5 punti di un edificio Passivhaus

• Ottimo isolamento dell’involucro edilizio

• Infissi altamente performanti 

• Eliminazione dei ponti termici

• Tenuta all’aria dell’involucro. 

• Ventilazione meccanica controllata VMC con scambiatore di calore

La storia

Lo standard Passivhaus è nato nel 1988 dalla collaborazione tra il Dr. Wolfgang Feist, professore presso l’Istituto per l’Ambiente e l’Edilizia in Germania, e il Dr Bo Adamson dell’Università di Lund in Svezia. La loro ricerca, sostenuta finanziariamente dallo stato tedesco di Hessen, mirava a realizzare un modello costruttivo in grado di ridurre i consumi energetici negli edifici.